Buongiorno,
sono la madre di un bambino che ha la 104 per disturbi apprendimento. Mio figlio è seguito anche da insegnante di sostegno. La scuola si è ben organizzata con didattica online tutte le mattine. Sono poi inseriti compiti nell’agenda settimanale.
Mio figlio inizialmente (la prima settimana) anche per la novità dello strumento seguiva abbastanza bene, poi dopo ha cominciato a seguire sempre con maggiore difficoltà e adesso a volte non si collega o segue male e soprattutto è molto oppositivo nel fare compiti. Io ho altre due figlie (un’altra con 104). Sono madre separata e la maggior parte dei giorni del mese i ragazzi stanno con me, soprattutto quando ci sono lezioni. L’insegnante di sostegno pretende che io obblighi mio figlio a fare i compiti “deve essere lei a trovare i modi”. Io insisto ogni giorno con lui, ma non ne vuole sapere e diventa una lotta quotidiana. Così oltre alla lotta con lui adesso devo anche difendermi dalle accuse della maestra: che non so imporre la mia autorità. Comprendo che la scuola abbia bisogno della collaborazione delle famiglie, ma mi sembra strano che non vi sia la comprensione per casi più “sensibili” e difficili. Vi chiedo se:
1) esistono circolari e comunque documenti che siano volti ad allentare la pressione sui bambini e conseguentemente sui genitori, soprattutto in casi come questo, in cui la situazione familiare è molto più difficile di una famiglia con tutti e due i genitori presenti.
2) ci sarà da parte delle scuole una enorme comprensione sul fatto che all’inizio del nuovo anno scolastico vi saranno bambini più avanti e altri più indietro? Oppure ripartirà una ancora maggiore pressione sui genitori di quei figli che non sono stati al passo che altrimenti tirano indietro l’altra parte della classe? Anche qui ci sono documenti circolari o quant’altro?
3) avete esempi, anche qui lettere, prese posizioni comitati genitori, su questo disagio da parte di famiglie nel fare seguire il ritmo ai bambini o io sono un caso a parte? grazie
Rossella
Cara Rossella,
non abbiamo documenti finalizzati ad allentare la pressione sui bambini e sui genitori in questo periodo di quarantena perchè ogni caso è a sé e va visto nella sua specificità. Capiamo le sue difficoltà, soprattutto in questo momento già complicato. Forse oggi più che mai è importante distinguere i ruoli e fare in modo che ognuno faccia il suo al meglio delle proprie possibilità, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione. Dunque, essendo lei madre può accudirli, seguirli nei compiti, aiutarli se hanno difficoltà, giocandoci quando è possibile, ecc. per alleviare la pesantezza della quarantena. Gli insegnanti faranno le lezioni a distanza, difficili per tutti da seguire, cercando di attivarsi perchè non cada l’attenzione e la concentrazione dei più piccoli o degli alunni in difficoltà. Detto questo, è comprensibile che suo figlio sia stanco, perchè seguire le lezioni in video è davvero faticoso, senza contare che manca tutta la parte del contatto emotivo, affettivo con i compagni e gli insegnanti. Quindi potrebbe essere utile non insistere troppo, magari potreste fare insieme un programma della giornata, dove si alternano i compiti a delle pause rilassanti e che creino nel bambino un’aspettativa piacevole dopo i compiti. Se non riesce a interessarlo in questo modo potrebbe pianificare un giorno di “vacanza” in cui farete solo cose divertenti senza compiti, una sorta di patto che lo veda parte attiva di un programma di vita. Inoltre consideri anche la possibilità di contattare la struttura che le ha fatto la valutazione per la 104 per parlare con l’esperto che ha seguito suo figlio e che conosce meglio la situazione. Siamo sicuri che potrà aiutarla a capire meglio la situazione.
Un caro saluto!
L’èquipe degli esperti